>Al Fatto quotidiano sfugge tre cose: >1° che si potrà fare cassa o mettere in garanzia del debito i patrimoni statali. >2° che oltre il 50% dei creditori sono italiani e abbiamo la capacità di portare la percentuale ad oltre il 70% (il Giappone ha un debito pubblico molto più elevato eppure non è aggredito dai mercati perché per ca. il 90% è in mano giapponese). >3° abbiamo i conti in ordine con un avanzo di bilancio e siamo ancora tra i popoli con più alto risparmio. > >Tutto ciò dimostra che il tuo (vostro) catastrofismo è strumentale. >Le previsione che l'Italia riprenda lentamente a crescere nel primo semestre 2013 sono per questo molto attendibili.
Non leggo il Fatto Quotidiano. 1) La cosa non mi sfugge ma mi preoccupa. Le privatizzazioni e le svendite precedenti del patrimonio pubblico non sono servite a migliorare la situazione attuale. 2) Fino agli anni 90 era quasi totalmente in mano a cittadini italiani, ora per l'85% è in mano a istituti finanziari, italiani e stranieri. Quindi gli interessi che paghiamo e che finiscono nel debito pubblico sono dovuti a banche, assicurazioni etc. e non contribuiscono alla ricchezza dei cittadini, piuttosto il contario. 3) Draghi: "Questa riduzione del debito non è drammatica, se cresciamo al 2%". Conditio sine qua non, ma sono 4 anni che viene spostato l'anno di termine di questa crisi e ila propensione al risparmio degli italiani sta calando http://facilespesa.it/ultime-novita/ultime-novita-su-facilespesa.it/propensione-al-risparmio-degli-italiani-in-calo.html.
Per ridurre il rapporto debito pubblico-pil senza catastrofi si deve 1) crescere del 2% annuo 2) ridurre salari aumentando produttività accettando aumento disoccupazione contestuale 3) crescita entrate fiscali 4) tagli spesa pubblica 5) aumento esportazione (causa calo domanda interna) 6) tenuta degli altri paesi Pigs
Il tutto facendo accettare senza troppi problemi ai cittadini la situazione, convincendoli della temporaneità della stessa e della bontà dei sacrifici. Per 20 anni. Una vita. Al termine della quale non ce ne sarà un'altra di scorta.
RecSando
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13/10/2012 - 