Sai come siamo messi, secondo me? Semplifico per farmi capire. Siamo come una famiglia che ha stipulato un mutuo a tasso variabile, a cui gli interessi continuano a crescere. Ti ricordi quello che accadde alle famiglie che stipularono, consigliate delle banche, i mutui in Ecu un po' di anni fa? A un certo punto a questa famiglia la banca chiede di fornire ulteriori garanzie per la solvenza del debito, dato che esso continua a crescere e il reddito complessivo dei familiari cala per altri fattori di mercato. La famiglia queste garanzie ovviamente non le può fornire, allora la banca chiede di ridurre l'entità del mutuo richiesto gradualmente. Conditio sine qua non. Allora la famiglia taglia. Via Sky. Via la seconda auto. Meno shopping. All'inizio. Ma questo non basta, perché gli interessi continuano a crescere e la meta si fa sempre più lontana. Allora altri tagli: le vacanze, gli hobby, la palestra, e poi pian piano le spese mediche, gli alimentari, le spese scolastiche. A un certo punto la famiglia comincia a vendere, anzi a svendere. I mobili, i gioielli di famiglia, i quadri. E la macchina, il televisore, il computer. Alla fine non resta che la casa e anche quella va via. Alla famiglia non resta niente, tranne ancora il debito da pagare. Si è ridotto ma è ancora lì. E cresce ancora. Perché ovviamente a una famiglia messa così male il rischio di fare credito è troppo alto. Rimangono solo loro. Al limite, a questo punto, non rimane che lavorare da schiavi. Vendere se stessi. In questa storiella perdono: i membri della famiglia i soggetti che fornivano servizi e merci alla famiglia Vincono: quelli che hanno comprato a basso prezzo i beni dalla famiglia quelli che hanno goduto degli interessi
RecSando
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