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La scuola media di via Agadir divisa in due  (mes #99755)
di Federica Gippesi il 23/10/2012 00:42:32

messaggio letto 722 volte
(2 risposte)

Pubblico anche qui, affinche il maggior numero di persone possibile possa venire a conoscenza di ciò che sta accadendo a un esempio di eccellenza scolastica a San Donato Milanese.

Ecco la lettera scritta da alacuni genitori
Se condividete inviate a
Indirizzi e.mail:
Assessore Papetti : assessore.papetti@comune.sandonatomilanese.mi.it
Sindaco Checchi: checchisindaco@comune.sandonatomilanese.mi.it
genitoriperladegasperi@gmail.com



Lettera all'assessore Papetti,
Questa lettera, che speriamo riceva nel maggior numero di copie possibili, vuole essere la voce non solo delle famiglie che oggi hanno figli che frequentano la scuola secondaria di primo grado De Gasperi ma anche di tutte quelle famiglie che, pur non abitando nel quartiere, sono o saranno suoi fruitori.
Come Lei stessa ha avuto modo di dichiarare, la scuola De Gasperi da anni rappresenta un punto di eccellenza del sistema scolastico di San Donato.
Dimostrazione della validità della sua offerta formativa è il sempre elevato numero di studenti, residenti e non residenti a San Donato , che ogni anno scelgono di frequentare questa scuola.
Non riusciamo pertanto proprio a capire perché, nel dare attuazione al processo di verticalizzazione richiesto dalla Regione, non sia possibile individuare una soluzione che non sia lesiva di una struttura ben funzionante presente sul territorio, nell’interesse di tutta la cittadinanza.
• Nel corso dell’incontro di sabato Lei ha avuto modo di dire che la non divisione della De Gasperi è interesse dei soli circa 500 studenti, + 43 insegnanti, che ad oggi la frequentano, su un totale di 3000 studenti di cui Lei deve occuparsi. Crediamo che non ci sia nulla di più errato di questa semplificazione. Dovrebbe infatti considerare che la salvaguardia di questo Istituto è interesse anche di tutti i genitori che oggi hanno figli frequentanti le scuole primarie (e dell’ infanzia) non solo di via Kennedy e via Libertà ma anche di altre scuole del territorio (es. Poasco, via Europa ). Inoltre, a fronte delle scelte che verranno effettuate dal corpo docente, si potrebbe verificare una migrazione degli insegnanti che sono in alto in graduatoria e che quindi potrebbero scegliere di spostarsi verso situazioni ritenute più opportune, con conseguenti problemi di continuità didattica anche sull’altra scuola presente sul territorio. Le famiglie coinvolte potrebbero quindi essere tutte quelle che afferiscono alle due scuole di San Donato…per intenderci tutta San Donato,.
• La suddivisione della scuola De Gasperi in due Istituti porterebbe sicuramente ad un uso discriminato di tutti i laboratori nati in tutti questi anni dalla solerte partecipazione di docenti e istituzioni. Il buon funzionamento dei due istituti, costretti a coabitazione forzata, sarebbe, come da Lei stessa più volte sottolineato Sabato, condizionato alla buona collaborazione che si dovrebbe venire a creare tra il lavoro dei Dirigenti, del personale docente e non docente. Queste basi ci sembrano francamente un po’ troppo deboli per poterci costruire sopra il futuro di due scuole. Come può pensare che due circoli diversi, con due dirigenti diversi, magari anche con budget di spese diverse e con fondi diversi, possano trovare degli accordi su quali progetti finanziare e, soprattutto, su chi nel breve e lungo termine deve beneficiare di migliorie legate a fondi stanziati unilateralmente? Come può ritenere che questo sia solo un problema di “buon costume e/o buoni rapporti di vicinato”?
• Infine, ci riesce molto difficile comprendere che cosa ci sia di male nel fatto che una scuola, come la scuola De Gasperi, funzioni bene; questo dovrebbe essere motivo di orgoglio per il comune di San Donato Milanese. Infatti, se molti alunni vengono da fuori, è perché la scuola ha una buona reputazione, peraltro costruita grazie al personale docente e non docente che vi lavora. Fatichiamo a comprendere le ragioni per le quali si voglia scompaginare e distruggere una struttura che ben lavora da anni e come questo, anziché essere motivo di orgoglio, sia motivo di invidie, gelosie e acredini. Quale famiglia non sceglierebbe, potendo, il meglio per i propri figli? Quale persona non cerca, qualora abbia un problema di salute grave, lo specialista migliore? Perché questo fatto naturale non deve essere compreso e applicato nell’ambito scolastico? Perché non essere orgogliosi di ciò che si è costruito e consolidato negli anni e cercare di preservarlo? Che male c’è nell’avere punti di eccellenza?
Infine, ci scusi, ma ancora ci riesce molto difficile capire come sia possibile che non ci sia una terza soluzione valida, approvabile dalla provincia e dalla regione e che abbracci le esigenze della maggior parte dei cittadini Sandonatesi.
In ogni caso, in assenza di una terza via percorribile, secondo le disposizioni ministeriali da attuare, che hanno comunque finalità costruttive e non distruttive, si chiede l’attenzione da parte vostra e degli altri organi competenti a NON DIVIDERE LA SCUOLA DE GASPERI IN DUE ISTITUTI.
Confidando nella sua disponibilità a rivalutare la situazione e certi dell’affetto che nutre per questa città, siamo fiduciosi che possa trovare una soluzione che non penalizzi i cittadini e non privi la città di una scuola di cui essere orgogliosi.
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