Anche qui. Siamo chiari: - da una parte la curia nominata legittimamente erede - dall'altra un parentado laico mosso solo da avidità
La curia opera in modo impeccabile nel fronteggiare parenti avidi. Anch'io sarei stato irremovibile, non concederei neanche un centesimo.
Ciò che non mi piace é però che la curia si vada ad impelagare nella gestione di una multinazionale. - primo perchè non c'entra niente con ciò che deve fare una curia - secondo perchè si presta il fianco a troppi rischi: in Italia amministrare aziende significa essere costantemente sullo spartiacque della legalità; basta un piccolo errore in buona fede e scivoli.
Soprattutto non serviva necessariamente mettersi a fare i capitani d'industria: l'azienda é florida e leader di mercato. Di questi tempi a fondi di private equity, fondi sovrani, etc. non ci sono tante opportunità su cui investire. Morale: sarebbe stato più saggio vendere l'azienda per quel miliardo e mezzo che é valutata, col ricavato comprare titoli di Stato italiani ed esteri e, ogni anno con le cedole che si staccano, usarle per le esigenze di chiesa avendo il patrimonio salvaguardato e non soggetto ad oscillazioni di mercato.
RecSando
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