Così Davide Serra, il finanziere sostenitore della campagna di Renzi, risponde a Pier Luigi Bersani in una lettera aperta all'Ansa di un mese fa: "Dopo che il segretario del Pd Pier Luigi Bersani lo aveva attaccato una prima volta (per colpire il suo principale avversario nella corsa alle primarie del Pd, il sindaco di Firenze Matteo Renzi) definendolo un «bandito tra virgolette», non ha sopportato il secondo attacco sempre di Bersani. E ha risposto a muso duro. «Essere definito "bandito" da lei mi offende» e anche se «in Italia lei è ... immune» ci penseranno «i miei legali italiani e inglesi che chiameranno i giudici a decidere sulle sue parole. Prima o poi non lo sarà più (immune, ndr) e io procederò inesorabilmente, ho molto tempo e voglio che la verità venga ristabilita»."
Fui molto colpito dalla'odio che traspariva dal discorso di questo finanziere italiano che lavora a Londra per una finanziaria fondata alle Cayman Islands. Renzi non ebbe il coraggio di prenderne le distanze. Io presi le distanze da Renzi.
|