Oggi è stata una giornata difficile per la Saipem, società del gruppo Eni, di cui tutti noi, come cittadini, siamo azionisti.
Purtroppo l'accusa è pesante: corruzione internazionale. Con la Primavera Araba sono cambiati molti assetti. Qualche mese fa mi era giunta voce che tutti i lavoratori di Eni in Algeria dovevano andarsene entro novembre perchè il nuovo governo si era accorto che non avevano mai versato un centesimo di tasse corrompendo fuzionari. Ora quest'altra vicenda, magari sono connesse.
Mi auguro che non sia vero e che si dimostri l'innocenza di tutti, sennò è un danno terribile di immagine: non solo lo Stato italiano è tra i più corrotti al mondo, ma esporta anche la corruzione altrove. Mi vergogno, veramente.
Se ci sono invece dei responsabili, speriamo la paghino (e che non paghiamo loro la buonuscita).
RecSando
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