>Ma come tutte le persone che sanno coinvolgere ed entusiasmare, può rischiare di non riuscire a formare il senso critico di chi lo ascolta, e forse per questo non lo riterrei un modello di insegnamento da seguire.
Ciao Daniele, condivido pienamente quanto scrivi, e credo che il punto centrale della questione sia proprio questo: al primo posto resta l'insegnamento classico, noioso quanto si vuole (ma è poi veramente così noioso, una volta che si è accettata serenamente la necessità dello sforzo?), ma l'unico secondo me in grado di formare un solido senso critico.
Poi sicuramente delle iniezioni di "brio" fanno solo bene, ma non confondiamo i ruoli.
RecSando
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