E noi, invece quando saremo anziani? Tra vent'anni, a 65, dovrò ancora lavorare, per cui il problema non si pone. In attesa di mia moglie, che andrà in pensione quando io avrò 77 anni (lei ne ha 4 meno di me), dovrò mantenermi in perfetta salute, per non sfigurare (e non pesare su di lei, che dovrà lavorare fino a 73 anni). Peccato che già adesso abbia qualche problemino e qualche acciacco. Riuscirò a fare ancora le scale a 70 anni, l'età in cui secondo le regole attuali, potrò interrompere la mia vita lavorativa? La cartilagine del mio ginocchio, che scricchiola, mi fa pensare il contrario. Casa mia non ha l'ascensore, e neppure il mio ufficio, che iella. Ma nessun problema. ;-) Le banche istituiranno una sorta di "pensione" per gli sfortunati come noi, se ancora in salute e autosufficienti. Cedendo a loro la nostra casa, pagata con anni di sacrifici, potremo godere di un finanziamento a tasso agevolato, che ci consentirà di non morire di fame in attesa di morire definitivamente e finalmente per altro. Così potremo, se in salute, abitarla ancora per quel che ci resta da vivere. Tutto questo renderà più agevole anche la successione per i nostri figli, che potranno ricominciare tutto da capo, magari in qualche altro paese, senza la preoccupazione di dover gestire il patrimonio ereditato dai genitori. Certo, se non saremo in salute, sarà più dura. Magari i nostri figli potranno trovare una casa di riposo a prezzo accessibile in Bangladesh. |