> <Mah, il WTO è del 1995, e fa seguito al GATT, la globalizzazione la daterei un bel po' prima. >L'unificazione delle Germanie è costata parecchio dal 1991 al 2000 ... > >L'argomento è superato nel dibattito, ma ci terrei a farti notare che la Cina è entrata nel WTO formalmente nel 2002 e la grande coalizione (CDU-PSD), che ha completato le riforme avviate da Schröder, ha governato in Germania dal 2003 al 2008. >Nel 2001 sono stato in Cina per lavoro e il mio interprete lamentava che l'occidente stava ostacolando l'ingresso del suo paese nel WTO. > ><a href="http://www.tuttocina.it/mondo_cinese/108/108_orla.htm" target="_blank">http://www.tuttocina.it/mondo_cinese/108/108_orla.htm</a>
Non credo che l'ingresso della Cina nel WTO fosse un evento difficilmente prevedibile e neppure inevitabile, al di là della data del suo ingresso effettivo nel WTO. http://www.rassegnacina.it/la_cina_e_l_unione_europea/storia_dei_rapporti_ue_cina-d3225.html Le riforme Hartz sono frutto della commissione omonima formatasi per volere di Schroder nel 2002. Il governo da lui presieduto andò alle elezioni anticipate nel 2005 http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/esteri/elezgerm/sfid/sfid.html (la sua carica come cancelliere durò dal 1998 al 2005) per passare il testimone ad Angela Merkel. Come dice il quotidiano Süddeutsche Zeitung nel 2012 "Mentre all'estero la riforma è ammirata, i tedeschi continuano ad odiarla. Nel nostro paese le riforme Hartz restano legate ad un'immagine di devastazione sociale organizzata dallo stato." Ma c'è di più. La Germania ha adottato una politica mercantilista nei confronti dei paesi del Sud Europa. Che rischia di ritorcersi contro nel momento in cui i paesi del Sud Europa dovessero adottare le stesse soluzioni per recuperare competitività http://vocidallagermania.blogspot.it/search/label/mercantilismo Questo perché la riforma del lavoro ha rilanciato sì il commercio estero, ma ha contratto le potenzialità della domanda interna, legando quindi la Germania a un modello economico basato solo sull'export (tra l'altro anche con paesi in crisi...). Estraggo dal link queste considerazioni: "Da molti anni le imprese tedesche si sono sorrette con i grandi profitti provenienti dall'export. Profitti finiti piu' spesso in banca, che in investimenti o immobilizzazioni. In ogni caso non si è investito a sufficienza per tenere abbastanza alta la domanda interna. Perché questo dovrebbe cambiare in maniera radicale proprio ora che la domanda esterna sta crollando? E' palese: senza la droga degli avanzi commerciali con l'estero, la Germania non ha un modello economico plausibile." Chi lo dice? Heiner Flassbeck dal Financial Times Deutschland. Attenzione quindi, non guardiamo solo ai "vantaggi" propagandati del pacchetto Hartz, ma vediamo più nel complesso quanto il sistema nel medio periodo è sostenibile.
RecSando
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15/01/2013 - 