La tua è una visione pessimista perché ricerchi tutto ciò che può confermarti nelle tue convinzioni.
È evidente che i vincoli unitari non consentono ai singoli stati di risolvere da soli di attuare vere politiche di crescita. Il futuro governo dovrà continuare, anzi accelerare nel riuscire a fare evolvere le linee di politica economica comunitaria verso la crescita.
La Germania, ad esempio, era decisamente contraria sull'assunzione della BCE di farsi garante sul sostegno dell'EURO contro la speculazione. Monti, Hollande e altri ottennero ciò che la Merkel negava e lo oggi spread sembra un problema superato.
È possibilissimo che il fiscal compact possa essere rivisto, una volta che gli stati più disinvolti si sono decisi a cambiare strada. Ma il nostro prossimo governo dovrà comunque operare da subito per tentare di recuperare risorse attraverso la riduzione della spesa, la riduzione dell'evasione / elusione, la vendita di patrimonio improduttivo, ecc. Non voglio tornare sull'elenco delle cose che si potrebbero fare e che i candidati più affidabili stanno iniziando ad elencare, ma con cautela per non farsi copiare dai concorrenti. Bersani in primo luogo perché fino ad ora non è andato oltre alle battute e poco più. Con l'atto di deposito dei programmi penso che potremo capirne di più.
Tuttavia non pensiamo che ci sia qualcuno che abbia la bacchetta magica. Il 2013 sarà ancora un anno negativo e speriamo che, dopo le elezione tedesche d'autunno, l'Europa compia un deciso passo nell'interesse di tutto il continente.
RecSando
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