>Io sono sinceramente orgoglioso di essere italiano, prima ancora di essere europeo, e mi addolora il degrado culturale, sociale e politico in cui l'Italia sta progressivamente calandosi negli ultimi decenni, ben visibile a chi ama rovistare negli archivi, leggere vecchi libri, guardare vecchi documenti, confrontarsi insomma con la nostra storia. Forse sarebbe il caso di cominciare a interrogarci se stiamo andando nella direzione giusta.
Il (reale) degrado cuturale, morale e ambientale dll'Italia è il frutto di una strategia deliberata. Un cittadino ignorante e poco critico è più facilmente manipolabile. Per questo è stata preziosa la televisione, che da un lato permette di raggiungere milioni di persone contemporaneamente (per attirarle basta un po' di tette e culi e di varietà), dall'altro di veicolare messaggi politici. Uno slogan fasullo trasmesso con forza e con aria di convinzione a milioni di persone può diventare verità rivelata.
Anche questa volta i partiti della sinistra proclamano che la prima legge che faranno sarà contro il conflitto di interessi (per cui Berlusconi non potrebbe allo stesso tempo possedere delle TV e stare in politica). Sarebbe una legge sacrosanta, ma prevedo che ancora una volta non ci riusciranno. Ricordo ancora quando un governo di parecchi anni fa cercò di vietare le interruzioni pubblicitarie in TV. Berlusconi mobilitò le sue maestranze, da Maurizio Costanzo in giù, a ripetere ossessivamente in ogni spettacolo il motto "Vietato vietare" e la legge fu ritirata. E oggi in Mediaset non si riesce a vedere un film senza una mezza dozzina di interruzioni pubblicitarie. Altro che "non si interrompe un'emozione", altro impegno del Cavaliere quando ottenne il permesso di inserire pubblicità fra le sue trasmissioni, ma (allora) sembrava ancora eccessivo interrompere un film o una commedia.
Purtroppo avvenne poi che anche la RAI dovette seguire la stessa pratica, un po' per salvare i suoi risicati bilanci, un po' per mantenere le sue sterminate maestranze. Oggi non esiste una rete TV che non infili a tradimento la pubblicità nelle sue trasmissioni. (NB-pubblicità pagata dai consumatori; ecco perchè non compro mai quei prodotti)
Non credo che si riuscirà davvero a separare il Caimano dalle sue TV; sarebbe capace di mobilitare le piazze.
RecSando
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