> I primi quattro in lista seguono la linea di diminuire il "peso" del pubblico a favore dei privati, quindi ridurre il welfare
Guarda, non so cosa vogliano in dettaglio i partiti, ma solo per quanto ho visto direttamente si può ridurre di molto il "peso" economico del pubblico non riducendo, ma anzi migliorando il welfare. Certo, fintanto che le cose rimangono in mano a politici e funzionari corrotti e disonesti, ogni volta che si cercherà di ridurre questo peso, loro, per minaccia, ridurranno il welfare e non il loro tornaconto, fino a quando si dirà "visto che con meno fondi si riduce il welfare" e quindi - se ci sono - si allocano ancora fondi e riparte il magna magna.
> Grillo fa un po' di confusione in quanto nel programma propone tante cose, ma alla fine non esce dal mantra di ridurre il debito pubblico riducendo gli sprechi (cioè?).
Grillo fa un enorme mischione di idee, tra l'altro alcune in aperto contrasto tra di loro.
>Unica voce fuori dal coro, Ingroia.
Ingroia fa un ragionamento corretto: prima rendere tutti onesti, poi mantenere una buona spesa pubblica. E' il primo passo che mi preoccupa. Purtroppo non siamo in Scandinavia (cosa che dovrebbe essere fatta notare anche a Monti).
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