>Ma ricordo che il cambio euro/dollaro è sempre variato molto di più del 3%
Giorgio, l'inflazione non è solamente legata al cambio euro/dollaro. Il prezzo delle materie prime o del petrolio, ad esempio, fluttuano in funzione del valore del dollaro, ma anche per altri fattori. Se la crescita demografica mondiale mantiene questi ritmi, tutte le risorse diventeranno scarse e quindi aumenteranno di prezzo. Personalmente, ritengo un'inflazione alta una iattura: a parte il fatto che colpisce tutti, poveri e ricchi, allo stesso modo, ma distrugge i risparmi e i redditi. Ovvio, che dal punto di vista dei debitori può essere interessante, sempre che non si abbiano grandi fluttuazioni nei tassi.
Il tema è sempre lo stesso, Giorgio: o dentro o fuori questo sistema. Ne siamo stati dentro per anni e nessuno ha detto bah quando si impilava il debito. Ora che non ce la facciamo a ripagarlo, vorremmo lasciare il tavolo. Lo possiamo fare, certo, ma a costi altissimi. Quindi, credevo che questo potesse rappresentare una paura sufficiente per uno slancio vitale. Evidentemente, questo mio bizzarro ottimismo era mal riposto.
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