Brabara, che la tua domanda fosse capziosa l'avevo capito bene ed infatti ti ho dato una risposta interlucutoria, che richiedeva una riflessione generale sui metodi di decisione, guardando oltre alla TAV. Iniziavo infatti così: "penso che per la TAV, come per il tutto ciò che conta, non si debba ricorrere a trucchi". e poi continuavo ponendomi la domanda, e ponendola a tutti: "Serve la TAV?"... Se serve SI FA, se non serve, e non ha senso, NON si FA. E poi chiedevo il tuo parere sull'utilità di questa opera.
Dunque se hai tentato con un trucco di capire da me cosa sarei disposto a vendere, il trucco non ha funzionato. Non sono un venditore cerco solo di ragionare.
Tu mi hai posto una domada chiusa di cui già conoscevi la risposta, la tua, senza alcuna predisposizione ad ascoltare le ragioni diverse.
Io ho detto che ciò che dovremo fare, da ora in poi, sono le cose che hanno senso e solo quelle. Per te e Luigi la TAV ha senso e ne avete spiegato bene i motivi. Non sono un tecnico dei trasporti e quindi sono andato ad ascoltare pareri diversi dai vostri, tra cui quelli di alcuni professori universitari che si occupano di trasporto per professione e che hanno dato un parere negativo all'utilità economica della TAV.
Ebbene in un mondo che sta cambiando in modo così drammatico, dove ogni decisione viene rivalutata il giorno dopo, questa rigidezza sulle decisioni prese mi sembra anacronistica. L'unica domanda che ha senso farsi è se la TAV ha ancora senso. E la mia risposta resta sempre la stessa: SI', si fa se ha senso, NO, non si fa se non ne ha.
Ciao, sergio
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