Ho appena scritto ad una mia amica, nuova, che mi ha spinto a riflettere su questioni generali. Dopo aver spedito questi pensieri ed ancora in attesa di un suo commento, ho ritenuto che queste riflessioni potessero essere condivise anche con altri amici...:
Individuo/partito, cittadino/istituzioni.... uomo/società. E' dialettico il rapporto tra il singolo e l'insieme. Verrebbe da pensare che l'insieme mediando tra tutte le sue parti ne annulli le particolarità per divenire un contenitore mediocre che non rappresenta nessuno. Io ho sempre pensato, invece, che l'insieme riuscisse a tenere uniti i singoli elementi con l'energia, latente, che si sprigiona al contatto e per l'ibridizzazione delle singole sfere private. Che l'insieme superasse in intensità e valore la somma delle sue individualità, essendo un contenitore più capace sia per forma che per contenuto, e disponendo di spazi più ampi. Mi sono sempre sbagliato? Non credo. La soluzione è nella chimica degli elementi. Alcuni si fondono altri si separano. Partirei da qui. Prima di cercare di formare dei legami bisognerebbe interrogarsi su chi siamo, quale elemento vorremo (in futuro) essere. Da questa analisi ne discende che l'acqua e l'olio non si misceleranno mai, saranno sempre distinti per questioni fisiche e quindi morali. A me piace l'acqua. Le cose viscide tendo ad espellerle naturalmente. Forse è per questo che non metto mai le creme abbronzanti e preferisco scottarmi al sole cocente. |