> >Però ora Letta sta proprio sconfessando l'opera del suo predecessore (o almeno ha promesso di farlo); sta abolendo l'IMU sulla prima casa, sta recuperando gli esodati, sta cercando un modo per finanziare le attività produttive, inclusa la restituzione dei debiti. > >
Compito di Letta è proseguire nell'opera di privatizzazione, ovvero dare al mercato quanto di pubblico residuo c'è rimasto: Finmeccanica, Eni, Enel, e preparare, magari, le basi per definire in futuro il passaggio da Inps/inpdap a prevedenza privata. La promessa abolizione dell'IMU e tutte le altre "prebende" servono per distrarre gli italiani, che tra qualche anno si ritroveranno più poveri, con uno stato più "leggero". Lo dice qui (La Repubblica, 11 luglio 2011) http://vocialvento.com/2011/07/12/i-repubblichini/ "Il balletto delle cifre di questi giorni – prima 40, poi 47, addirittura 68 e ora 25 – è indicativo della scarsa credibilità del governo. E, certo, i mercati hanno capito che si tratta di una manovra da governo Leone, da esecutivo balneare, da aumenti della benzina. Si raccattano soldi un po’ ovunque. Al contrario, è arrivato il momento di cominciare a parlare di privatizzazioni. Penso a Poste, Ferrovie, Eni, Enel, Finmeccanica e alle 20 mila aziende partecipate degli enti locali.(...)". " (...) Da una parte il Polo delle reti italiane, che unisca Terna e Snam Rete Gas scorporata da Eni, sul modello inglese. Sarebbe un gigante europeo. Dall’altra parte I’Ans, I’Azienda nord servizi, grande come Eni ed Enel, sul modello tedesco, che raggruppi tutte le ex grandi municipalizzate del Nord. Una politica choc per il Paese".
RecSando
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27/04/2013 - 