>Il DNA dell'essere umano si è sviluppato in comunità di 100-150 persone dedite >prevalentemente alla caccia. In queste comunità la collaborazione e la cooperazione >sono fondamentali e tutti hanno un ruolo: uomini e donne, giovani e anziani. E' questa >dimensione che oggi troviamo molto debole, anche perchè manca totalmente il senso di >comunità, dove la responsabilità del singolo verso la comunità stessa - e se stesso - >risulta fondamentale.
Azzeccato. E a proposito dei “femminicidi”, è probabile che in queste comunità ancestrali non ci fosse posto per rapporti esclusivi, a carattere possessivo, sia verso partner sessuali che figli, sarebbero stati un intralcio per il bene della comunità stessa. Probabilmente con il passaggio all’agricoltura e la nascita della proprieta’ privata, e con la necessità di tramandare il possesso alla discendenza, è nato tutto il resto, tra cui il rapporto di coppia come lo intendiamo oggi, che genera grandi aspettative destinate spesso ad essere disattese e nelle menti fragili, può scatenare depressione e scatti di violenza.
La velocità con cui la tecnologia e la cultura si sviluppano è molto maggiore della velocità di adattamento biologico, siamo ancora molto più simili allo scimpanzè da cui ci siamo distaccati (una delle poche specie che in qualche caso uccide i suoi simili apparentemente senza motivo e per il puro gusto di farlo) di quanto non vogliamo credere.
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