> <Chi minaccia le famiglie in Francia? Non sono informato. > >Sai bene cosa significhi "proteggere la famiglia" dalla sua assimilazione alla convivenza tra persone dello stesso sesso.
Per quanto non sia d'accordo sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, non l'ho mai considerata una minaccia per la famiglia. Secondo me le famiglie devono proteggersi suprattutto da sè stesse, cercando di ritrovare il loro significato e magari facendosi aiutare per non sviluppare quelle disfunzioni sempre più visibili e reali. Poi dovrebbe essere aiutata nell'educazione dei figli, anche questa oggi difficilissima a causa della straordinaria complessità della vita in cui sono immersi i giovani. Poi c'è anche la questione economica, non poco rilevante, e quella della violenza all'interno della famiglia stessa.
Ecco, non mi sono venuti in mente i gay perchè non lo considero una minaccia da cui la famiglia debba proteggersi più importante di quelle principali che ho citato. Non saranno qualche migliaio di gay che si sposano che creeranno problemi alle già martoriate famiglie.
Detto questo, ripeto che anch'io sono contrario al matrimonio tra gay (si potrebbe ipotizzare un'altra forma di riconoscimento giuridico) e ancor di più all'adozione, per quanto desidererei fortemente che finisse il mercimonio dei bimbi negli orfanatrofi privati.
>La famiglia da millenni prima di Cristo è sempre stata riconosciuta dall'unione di un uomo e una donna. Unione in grado di procreare, di educare i figli e quindi è senza alcun dubbio la prima cellula dell'umanità. Molti studi asseriscono, inoltre, che la formazione dei figli è meglio assicurata dalla presenza di un padre e di una madre.
La coppia della specie umana è maschio-femmina, indipendentemente da Cristo. Poi c'è il rito religioso che la sacralizza per chi ci crede e l'atto amministrativo che la riconosce.
Però. a dire il vero, ci sono da sempre anche i gay, che hanno il sacrosanto diritto di veder riconosciuta la loro affettività, spesso assai profonda. Per quanto riguarda la sacralizzazione, è un problema delle diverse religioni, cattolica compresa, che faranno le scelte che meglio credono. Per quanto riguarda il riconoscimento amministrativo, penso che sia giusto farlo con una forma diversa da quella del matrimonio, che si riferisce a una coppia M/F in grado di procreare.
RecSando
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