Un bel progetto, chissà che non si possa fare qualcosa del genere anche a San Donato:
"""Una persona che se ne va ci lascia molto più che un ricordo. Tutto il mondo legato agli oggetti con cui ha trascorso il suo tempo passa di mano o si perde per sempre.
Recuperare e accudire le piante di chi non c'è più ci sembra, oltre a un segno di rispetto, un bel modo per tener viva e radicare una profonda sensibilità per la vita che ci affianca ogni giorno in forme ed espressioni diverse e sorprendenti.
Immettere nel verde cittadino queste creature silenziose, sopravvissute a chi se ne è preso cura e proprio grazie a loro, significa arricchire il nostro ambiente fisico e interiore.
Insieme alla memoria, ogni nuova fioritura può far sbocciare quel senso di premura e dedizione così prezioso per una città moderna che voglia ritrovare una dimensione umana e che costituisce la vera linfa della convivenza. Un dono da ammirare, coltivare e al quale fare spazio per una nuova crescita che riguardi tutti."""
RecSando
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27/02/2012 - 