>Sicuramente, se l'italiano non cambia i seguenti aspetti:
- far scegliere tutto a un capo e poi crocefiggerlo quando è alla frutta
- farsi i cavoli propri e non cominciare mai per primi un processo innovativo per il bene di tutti perché "...tanto anche gli altri non lo fanno"
Ma questo è il comportamento tipico di un popolo poco civile. Vogliamo dirlo una volta per tutte ?
Se non accettiamo che l'Italia è al livello civle di un paese sudamericano, o nordafricano, o dell'Ucrainae della Bieorussia, non capiremo come mai abbiamo dato il governo a un disonesto che andava sostenendo, contro gli interessi del suo stesso governo, che evadere il fisco è giustificabile.
Molti, anche dei frequentatori di Recsando, avevano accettato di votare Berlusconi in nome di una ideologia, il liberismo, che in realtà voleva giustificare la corruzione e l'evasione fiscale dello stesso capo del governo. E hanno accettato la sua tesi di essere un perseguitato dai giudici, e le sue leggi per salvare se stesso (e un mare di indagati) dai processi.
Questa è disonestà ideologica, che è la scorciatoia e la giustificazione per la disonestà personale.
Quando ancora il 30% dei sandonatesi ha votato PDL nonostante il discredito di questo partito e del suo leader, io dico che non c'è speranza nell'immediato di cambiare l'Italia.
Occorreranno generazioni e duro lavoro per farci diventare un popolo degno di stare in Europa. |
05/05/2012 - 