> L'equazione Zapatero+ laicità= fallimento non è mai verificata ed appartiene a pregiudizi fondati,a mio avviso, su posizione fondamentaliste.
Mi sembrava nel mio secondo post di aver chiarito che non c'è alcun nesso fra essere o non essere laico e fare politiche economiche efficaci.
Io ho fatto due esempi in cui due leader basandosi su dei non-valori siano riusciti a far fessi due popoli da cui sono stati incensati per un decennio.
Berlusconi in Italia ci ha fatto credere che ci difendeva dal bolscevismo, e la maggioranza degli Italiani lo ha votato più volte: a noi Italiani ha messo la fetta di salame sugli occhi dell'anticomunismo e non ci siamo accorti che portava il Paese sul baratro.
In Spagna Zapatero ha invece scelto di essere un'oltranzista della laicità; di premier laici in Europa ce ne sono stati tanti prima di lui, ma lui ha voluto essere quello che spinge la laicità a formulare le leggi più aberranti fino a spingersi, con quello che voleva fare sull'eutanasia, ai confini dell'eugenetica. Tale immagine ha pagato ed é stato rieletto e ha goduto di enorme popolarità. Come Berlusconi anche lui ha spinto il suo Paese sul baratro, come Berlusconi anche lui 'é stato licenziato per giusta causa'.
Io ho voluto solo dire che la laicità si é rivelata la fetta di salame sugli occhi degli Spagnoli. Questo nella speranza che serva a farli poi riaprire a quelli che persistono a considerare la laicità come la massima espressione della libertà e della tolleranza.
Nella Storia anche il Cattolicesimo é stato a più riprese utilizzato come fetta di salame per tanti popoli, celebre la frase che si dice ancor oggi: "Parigi val bene una Messa".
RecSando
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