> Tuttavia, quelli che tu chiami "strumenti di vita quotidiana" - e mi sembra alquanto riduttivo chiamare così invenzioni che hanno dello straordinario - sono frutto del metodo scientifico, che, a mio avviso, così schifo non fa, per quanto sia ovviamente limitato alle capacità della mente umana.
La religione non c'entra niente con qualsiasi cosa l'uomo inventi per migliorarsi la vita. Io non dico mai che fanno schifo né tutte le cose che uso oggigiorno, così come merita il massimo rispetto il cavernicolo che riuscì ad imbrigliare e ad usare a proprio vantaggio il fuoco o colui che inventò la ruota.
Spesso in modo 'mediatico' si dice che (per es.) l'iPAD non fa la felicità e subito si attaccano paragoni religiosi o trascendenti. Sono argomentazioni che non meritano altro che gli si aggiunga se l'Inter vincerà o meno il prossimo scudetto.....
> Quello che è oggetto spesso di "fede" è il metodo scientifico, non le singole scoperte.
La tua affermazione é corretta ma é più frequente sentire la campana 'contigua': non credo nella religione perchè mi "si impone di aver fede", *credo* invece nella scienza perché mi porta risultati che sono dimostrati. Questa seconda frase é quella che ha laicamente più preso piede. Su questa frase l'articolo del Corriere é, per quanto essenziale, illuminante: fa capire che credere nella scienza é come credere che il sistema di governo di una piccoletta isola indipendente del Pacifico sia il sistema democratico da adottare negli altri Stati del mondo.
Veniamo invece alla frase che tu riporti e cioè non credere nella scienza ma credere nel *metodo scientifico*. Qui bisogna intendersi in cosa vogliamo credere, dato che i fondamenti del metodo scientifico o sono postulati (alla faccia delle tavole di Mosé) che si accettano tout court come base, oppure sono delle teorie, spesso affascinanti, ma che mancano di ciò che il metodo scientifico richiederebbe: la dimostrazione.
Mi viene difficile vedere come dopo secoli di scienza si é arrivati a teorizzare (teorizzare non dimostrare) e affascinarsi del fatto che l'universo sia nato con un big bang quando migliaia e migliaia di anni fa profeti dissero a uomini analfabeti, che nemmeno si ponevano il problema se la Terra fosse tonda, piatta o con dei confini, che la Terra aveva avuto un inizio che prima c'erano solo tenebre, che tutto nacque improvvisamente con luce (l'esplosione del big bang?), che la Terra nacque solo in seguito, che all'inizio era arida e che Dio fece piovere perché comparissero i vegetali, che le prime forme di vita animale erano nei mari e che l'uomo compare solo alla fine.
Tutti sappiamo che la Bibbia non é un libro scientifico, e la sua narrazione in sei giorni é un modo letterario.
Però é curioso come fosse descritto nella sostanza ciò che per secoli la scienza non ha saputo nemmeno concepire e che oggi, con gli strumenti moderni, non facciamo che pian piano dare basi scientifiche alla ..... Genesi!
RecSando
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