Sto ascoltando su Radio 3 una trasmissione che parla del nuovo decreto Sanità che impone una distanza minima di 500 m delle sale di gioco d'azzardo da scuole, chiese etc. (Un po' puerile come rimedio). Il gioco d'azzardo ha raggiunto nel 2011 un fatturato di 90 miliardi ed è diventato un problema sanitario e penale. La mafia ha il controllo del videopoker; anzi a giudicare da una telefonata, chi vuole nel suo negozietto una macchinetta per il lotto non riesce ad avere il permesso finchè non accettadi installare anche una macchina per il videopoker, grazie all'intervento del solito faccendiere mafioso. Lo Stato permette la pubblicità in TV delle lotterie, che sono gioco d'azzardo.
90 miliardi di spesa (di perdite) nel gioco d'azzardo significa migliaia di euro persi al gioco per ogni famiglia, un impatto notevole sull'economia, anche per i costi delle cure di recupero dalle dipendenze. I risultati si vedono; basta entrare in un bar per vedere gente, anche vecchi, anche casalinghe, che come robot infilano un euro dopo l'altro in una slot machine. Secondo me la cosa sta sfuggendo al controllo. E non mi meraviglia l'aumento dei reati comni, furti e scippi e rapine. Se lo Stato pensava di ripianare il suo bilancio col gioco d'azzardo, ha esagerato.
RecSando
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