Segnalo un buon inizio nell'analisi della secolarizzazione contenuta nell'apertura dei lavori del sinodo:
La secolarizzazione del legame sociale, intenzionata a perseguire l’obiettivo della giusta laicità della cosa pubblica, ha trascurato di alimentare questi fondamenti etici dell’umanesimo comune, lasciando sempre più spazio all’ideale dell’individuo che si fa da sé, senza dovere nulla a nessuno. Ne doveva scaturire, quasi spontaneamente, una nuova società di liberi e uguali. Non è andata proprio così. Ora siamo tra i cocci di un umanesimo fai–da–te. E non ne usciremo facilmente: in ogni caso, non senza la determinazione e il sacrificio che ci sono mancati. Anzi, di più. La «morte di Dio», che era sembrata l’ultima profezia della ragione adulta, ormai capace di garantirsi da sé l’alto profilo di una vita buona e di un umanesimo compiuto, «ha ceduto il posto a una sterile mentalità edonistica e consumistica, che spinge verso modi molto superficiali di affrontare la vita e le responsabilità».
Mi sembra un'analisi acuta e corretta, attendiamo però ora le proposte.... |