Ripeto, in tutta la cronaca de "il Giorno" c'è qualcosa che non mi torna:
>Arrivano i carabinieri di Pieve Emanuele e gli agenti della municipale. In pochi minuti, I. riesce a localizzare il cellulare con l’applicazione specifica: "È in un palazzo di Opera, ci sono anche le foto dall’alto". I militari si precipitano sul posto. Prendono nota dei numeri di targa delle vetture parcheggiate davanti all’ingresso, annotano i nomi sui citofoni. Poi partono le perquisizioni casa per casa. Niente da fare, gli oggetti rubati non si trovano. Nel frattempo, l’i-Phone ha smesso di dare segnali: "Evidentemente l’hanno spento". Passa qualche minuto e arriva un’altra mail: il cellulare è stato nuovamente individuato, stavolta in una villetta di via Chiesa Rossa.<
Vi è mai capitato che vi aprissero l'auto per rubarci il telefonino ? Avete fatto la denuncia e subito dopo vigili e carabinieri hanno localizzato il telefonino e si sono messi a perquisire tutto lo stabile dove doveva trovarsi ? A me no. Il proprietario di quel telefonino doveva essere davvero importante perchè vigili e carabinierisi prendessero la libertà di perquisire interi appartamenti alla ricerca di un telefonino, senza il mandato di un giudice. (Che sarebbe stato sufficiente anche per perquisire l'accampamento ROM, senza scomodare prefetto e questore.) Ma a un certo punto qualcuno si è reso conto che si stava esagerando...
Devo dirlo ? Tutto quanto mi sa tanto, ma forse mi sbaglio, di caso costruito ad arte per la solita campagna contro i ROM. Adesso "Il Giorno" smentisca che sono stati perquisiti quegli appartamenti. O qualcuno dei loro proprietari potrebbe andare, lui sì, da un giudice e fare una denuncia per violazione di domicilio e abuso in atti d'ufficio.
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