>L'essere Senatore a vita è un onore che il Presidente della Repubblica riserva alle persone che si sono distinte per alti meriti conseguiti nei vari settori della cultura, del lavoro e del servizio al proprio paese. Ovviamente nella nomina sono indicate queste motivazioni, che evidentemente non ti troverebbero d'accordo, ma purtroppo non eri fra i suoi consiglieri.
Ciao Luigi,
non voglio essere tranchant come Massimiliano ma la strana coincidenza della nomina a senatore a vita di Monti contestualmente al suo incarico; in effetti sembra frutto di un "contratto" ben preciso piuttosto che di un mero riconoscimento, che poteva essere concesso in qualunque altro momento. Dopodiche' nessuno nega i meriti accademici di Monti o i meriti come commissario europeo , e neppure il fatto che egli abbia rappresentato l' Italia molto meglio di Berlusconi, anche se la scelta dei cosiddetti "tecnici" al governo ha lasciato alquanto a desiderare (per non parlare della solita Fornero, perla di antipatia ed incompetenza, tipica di certi accademici, vogliamo invece parlare di Clini e dell'ILVA di Taranto ?).
Quanto alle motivazioni che hanno spinto Monti a candidarsi, penso risiedano nella pura ambizione e convenienza, per quanto io personalmente veda in modo positivo la candidatura, soprattutto nell'ottica di rappresentare il possibile "ago della bilancia" al Senato. Ritengo comunque che questi non fossero gli accordi iniziali presi col Capo dello Stato.
RecSando
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