> Insieme Per San Donato non è contro le carte sconto tout court, ma far passare queste carte come un servizio sociale è pura demagogia. >Non si tratta infatti di un reale aiuto alle famiglie in difficoltà nei confronti delle quali noi proponevamo degli aiuti (come le family card) che tenessero conto del quoziente familiare e delle reali difficoltà. Ora non è che si disdegni il 10% di sconto dall'estetista, ma il punto è che dall'estetista molti ormai non vanno più. Quindi chiamiamo le cose con il loro nome, è una tessera di sconti (il 10% di sconto sul caffè al bar, vuoi mettere?) ma che se da un lato può far piacere non aiuta relamente chi ha bisogno. Vogliamo riparlarne fra qualche mese per verificare l'incremento reale dei consumi e il risparmio concreto delle famiglie? >Il confronto comunque è sempre bello e positivo, specie con chi ha idee diverse dalle proprie (altrimenti che confronto è?). Buona giornata
Certo se così fosse ti potrei dare ragione, ma questi sconti non riguardano solo bar, ristoranti, estetisti e parrucchieri, ma anche negozi di abbiagliamento e di scarpe. Tutti possiamo fare a meno del caffè e dell'estetista, ma anche se c'è la crisi non possiamo andare in giro in mutande e neanche a piedi nudi. E' quindi un aiuto a tutti, anche a chi è in difficoltà economiche, avere la possibilità di ricevere degli sconti in negozi di abbiagliameto e calzature lo trovo importante come segnale. Lo trovo importante perchè questi commercianti che hanno aderito, possono essere da apripista per gli altri che non lo hanno fatto. Purtroppo, siamo pieni centri commerciali, molti che vanno a fare la spesa alimentare, poi vanno anche nei negozi di abbiglimento e calzature per comodità, dove i prezzi sono praticamente allineati a quelli dei piccoli negozi. E quindi perchè non favorire il piccolo commerciante, disposto a seguirti nell'acquisto, piuttosto che comprare le scarpe o un vestito in un centro commerciale dove il/la commesso/a ti guarda con sufficienza.
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