Grazie della precisazione, come avrai capito è per me un tema sensibile. Sono stato impiegato, quadro, dirigente e - da qualche anno - libero professionista. Credo di aver apprezzato i pro e contro di ogni forma contrattuale e delle rispettive popolazioni. Ancora oggi faccio formazione ai dirigenti (o ex) attraverso Manageritalia e Il Sole 24 Ore.
Personalmente credo che tutti sono potenzialmente evasori, ovvero che la categoria "evasore" sia una categoria morale e non relativa a un contratto specifico di lavoro. Poi ci sono modalità che la consentono di più (es. libera professione) e altre che la consentono di meno (es. dipendenti). Tuttavia, l'attitudine permane: infatti molti dipendenti non esitano a pagare la colf in nero, ad esempio.
Paragonare una RAL (che non include i contributi a carico dell'azienda, Flavio, e quindi la stramassima parte dei contributi) a un fatturato di un libero professionista non ha senso. Quest'ultimo ha in capo a sè il 100% dei costi di produzione e il 100% del rischio d'impresa.
Per chiudere con un sorriso, ecco il link di un articolo sul Guardian che leggevo stamattina, secondo me rende bene l'idea delle differenze:
RecSando
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