Sempre dal blog segnalato in un precedente post, anche l'approccio all'area giochi pare in Norvegia diverso da quello che si osserva da noi:
[...] "Il parco giochi. Qui le giostre sono prove di sopravvivenza. I nostri scivoli hanno gradini bassi e corrimano e quasi sempre un adulto tiene la manina del piccolino per tutta la salita e attende a fine scivolata a braccia aperte. Qui sullo scivolo ci vai da solo. E non ci sono gradini per arrivarci, bensì una mini parete da arrampicata artificiale. Facile immaginare l’italica apprensione di mia mamma, in patria considerata ” tranquilla”, nel vedere un bimbo di appena due anni arrampicarsi da solo, mentre la maestra dell’asilo se ne sta seduta a venti metri con l’ipod nelle orecchie. La giostra migliore si trova nel parco giochi del Floyen, che credo possa definirsi test di sopravvivenza n.1 : una ruota dentata alta più di due metri, senza alcuna protezione laterale, su cui arrampicarsi e sedersi a cavalcioni una volta raggiunta la cima. Io non me la sentirei di salirci nemmeno ora". |