Visto che via Europa e' interrotta da ieri alla circolazione dei mezzi pubblici a causa dei lavori in corso, stamani, piuttosto tardi rispetto alle mie abitudini, ho preso la linea 133 (la linea C Blu) delle Auto Guidovie in via Gramsci. Mi e' capitato un episodio increscioso a dir poco, a causa della cialtroneria (e' un complimento) di due controllori saliti a bordo in p.za Santa Barbara. Ho immediatamente scritto all' URP di Milano Sud Est trasporti, da cui attendo risposta. Vi riporto la mail, cosi' vi renderete conto di quanto accaduto.
<<Buongiorno,
Vorrei segnalarVi un episodio occorsomi stamani (16 luglio 2013) sulla Vs. linea 133 di San Donato Milanese (dovrebbe essere la C Blu) in transito sulla via Gramsci alle ore 8.57, in direzione capolinea M3 San Donato.
Sul bus eravamo pochissime persone, tra cui alcuni anziani.
All’altezza di Piazza Santa Barbara salgono 2 controllori. Senza problemi esibisco il mio abbonamento annuale ATM/SITAM e la tessera AGI. Tutto OK. Nel sedile a fianco al mio un uomo esibisce il suo abbonamento ATM/SITAM. Non ha la ricevuta di pagamento dell’abbonamento ne’ la tessera AGI. Dichiara ai controllori di non sapere che dovesse avere a portata di mano la ricevuta e neppure di dover possedere una tessera speciale per i mezzi AGI. I controllori lo informano che per tale mancanza e’ prevista una sanzione pecuniaria, ed iniziano a verbalizzare.
Intromettendomi, come semplice cittadina, in un affare non mio, faccio notare il paradosso (ancorche’ fosse tutto perfettamente regolare) che a fronte di un’altissimo tasso di evasione sui mezzi pubblici extraurbani, veniva sanzionato chi il biglietto ce l’aveva, solo per delle irregolarita’ formali, quando tanti , soprattuitto extracomunitari, viaggiano impuniti su tutte le linee senza che nessuno abbia il coraggio di fermarli.
I due controllori, giovani, uno dall’accento meridionale ed uno dall’accento bresciano/bergamasco mi hanno aggredito dichiarandomi che stavano lavorando e chiedendomi se facessi l’avvocato. Alla mia risposta (Beh, e allora?) mi hanno accusato di minacciarli, hanno iniziato ad urlare sul bus che li stavo minacciando in quanto avvocato ed intimorendo gli altri passeggeri. Hanno cercato di impedirmi di scendere dal bus, ostentando il tesserino ed urlando che erano pubblici ufficiali, che avrebbero chiamato i carabinieri e che dovevo aspettare li’. Quando il conducente ha finalmente aperto la porta, hanno cercato di impedirmi di proseguire a piedi verso la stazione della metropolitana, parandosi davanti a me e simulando una telefonata ai carabinieri (a che titolo? ) Ho dovuto urlare a squarciagola (si sono girati tutti nella piazza) di lasciarmi passare e di non permettersi di fermarmi in alcun modo.
Vi segnalo questo in quanto, pur avendo il massimo rispetto verso chi ha il non facile compito di effettuare controlli (purtroppo i Vs. controllori vengono spesso malmenati da “viaggiatori” senza biglietto) , tali persone hanno umiliato l’azienda per cui lavorano, abusando della divisa che portano, intimorendo una passeggera (io) che anche se non chiamata in causa si era sentita di fare educatamente un commento, intimorendo gli altri passeggeri a bordo del bus e cercando pure di minacciarmi in base ad un’autorita’ assoluta che ritengono di avere. Cio’ in termini legali e’ molto grave, e configura il reato di abuso di ufficio.
Faccio presente che ho cognizione di causa delle leggi vigenti, e che forse i carabinieri avrei dovuto chiamarli io, denunciando AGI.
Vi chiedo di voler prendere i dovuti provvedimenti per quanto accaduto.
In calce le mie generalita’ e recapiti telefonici.
Cordiali Saluti >>
Tralascio ogni ulteriore commento. Vi dico solo che, non essendo parte direttamente in causa, la mia osservazione era stata fatta in modo assolutamente tranquillo.
Vi informero' della risposta, se arrivera'. Ciao Barbara
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