Ho davanti a me sullo schermo entrambi i comunicati, sia quello di Rifondazione-Federazione della Sinistra che il comunicato stampa della– Coalizione CentroSinistra per Andrea Checchi. Leggendo questi comunicati si evidenziano subito due dichiarazioni, contrastanti ovviamente. Sul primo, di PRC si afferma “CHECCHI E LE FORZE POLITICHE CHE LO SOSTENGONO GETTANO LA MASCHERA E, DOPO QUASI 3 MESI di confronto, TIRANO FUORI LA PREGIUDIZIALE NEI CONFRONTI DI RIFONDAZIONE ESCLUDENDOLA DALLA COALIZIONE”. Sul secondo comunica c’è l’affermazione opposta Noi, “Partito Democratico, Lista Civica Noi per la Città, Verdi, Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei Valori RITENIAMO che attualmente non sussistano le condizioni necessarie per condividere un percorso elettorale di coalizione con Rifondazione Comunista.”
Chi, come me, non era presente a questo dibattito si potrebbe fare delle domande. Premetto che è un po’ di tempo che non partecipo alle discussioni interne al PD e pertanto conosco solo quello che sanno tutti coloro che si informano e leggono. E poi riflettono. In tali condizioni mi sento, pertanto, assolutamente libero di dire ciò che voglio, come sempre del resto. So già che mi arriveranno addosso delle critiche, ma questo è quanto ci si deve aspettare quando si ha intenzione di partecipare e di capire. Ognuno, da laico, dice la sua.
A me le due affermazioni appaiono come due differenti verità, apparentemente inconciliabili. Non avendo altri strumenti, se non la logica, proverò a scrivere una storia che invece le renda legate l’una all’altra. E’ una storia inventata di sana pianta. Ma questo non vuol dire che i fatti non si siano svolti così, almeno nelle loro linee generali. Si possono trovare altre spiegazioni, immaginarie, altrettanto credibili? Forse sì. Se sono logiche vanno altrettanto bene, ma non devono trascurare nulla di ciò che conosciamo. Sicuramente la verità dei fatti non l’avremo mai perché, questi, da subito ci sono raccontati in due modi diversi e contrapposti.
La mia storia inventata è la seguente.
Un certo giorno, che potrebbe essere il 30 Gennaio 2012, due schieramenti politici si incontrano per capire, finalmente, se sia possibile costruire un’Alleanza politica stabile ed affidabile per vincere le elezioni e poi, in caso di vittoria, utilizzarla per realizzare insieme un programma politico. Prima di questo incontro ce ne sono stati altri in cui ci si è allontanati poi riavvicinati e quindi ancora allontanati, fino ad arrivare al giorno in cui si decide di fare l’ultimo tentativo.
O la va o la spacca. I comunicati dicono che si è spaccato.
Ma ciò che interessa il mio racconto è appunto capire la storia e non soltanto il risultato. Anche una storia inventata ha però bisogno di spunti presi dalla realtà.. E dunque partiamo leggendo il comunicato del PRC. Ovviamente, essendo una mia invenzione, scelgo liberamente ciò che ritengo importante per il mio racconto. Perciò i concetti di Vero o di Falso non si addicono. Forse si potrebbe parlare di verosimiglianza o di semplice somiglianza con ciò che è avvenuto. Dice il PRC rivolgendosi alla CCS : la vostra REALE INTENZIONE è di - VOLERE LE MANI LIBERE PER POTER PROSEGUIRE LA STESSA POLITICA DI DOMPE’ SIA IN CAMPO SOCIALE CHE IN CAMPO URBANISTICO, CONTINUANDO NELLA SPECULAZIONE EDILIZIA, NELLA CEMENTIFICAZIONE DEL TERRITORIO E NELLA RIDUZIONE DELLE AREE VERDI. Siamo all’epilogo del litigio. Il CCS risponde: «Come coalizione e personalmente abbiamo riconosciuto lo sforzo e la disponibilità al confronto dimostrati da Rifondazione Comunista in queste settimane – spiega il candidato sindaco del CentroSinistra Andrea Checchi - ma ciò non ha comunque consentito di trovare una convergenza per alcune ragioni di fondo”
- PRC: Non è vero, NON ESSENDO RIUSCITI IN QUESTO INTENTO, siete STATI COSTRETTI A TIRAR FUORI LA PREGIUDIZIALE NEI NOSTRI CONFRONTI - CCS: Non è vero, riteniamo che attualmente non sussistano le condizioni necessarie per condividere un percorso elettorale di coalizione con Rifondazione Comunista.
E via su questo tono di incomunicabilità, di pregiudizio secondo il PRC, d’impossibilità di dialogo per il CCS. I realtà si stanno facendo due discorsi sue due diversi livelli che non si incontrano. Il PRC chiede un programma, il rispetto di accordi decisi adesso per il dopo. Insomma sono i contenuti decisi adesso che stabiliscono la possibilità di un’alleanza. Il CCS invece chiede che, prima del programma, ci siano delle “condizioni” , delle modalità per costruire “un percorso elettorale di coalizione”. Detto con le mie parole, il CCS chiede delle regole di comportamento. E’ ovvio che non ci si incontra.
Dare delle regole significa sapere come comportarsi, adesso ma anche nel futuro, per definire un programma e poi realizzarlo, ben sapendo che le condizioni di domani non saranno quelle di oggi. Le regole, le logiche politiche sono indispensabili alla costruzione di un programma e pertanto sono da stabilire prima. La regola più importante per un percorso che viaggia sulle ali della Sinistra Democratica sono le regole della Democrazia. Si discute insieme, ognuno dice la sua, senza principi di autorità o di Verità, e poi si sceglie democraticamente a maggioranza. Quindi, le decisioni prese impegnano tutti minoranza e maggioranza, ugualmente senza sé e senza ma.
Si può ovviamente ritenere che queste regole non valgano sempre e siano meno importanti di un programma scritto e da realizzare, come le tavole della Verità. E qui inevitabilmente nasce la rottura. Ancora prima di stabilire un programma e di scriverlo. La spaccatura avverrebbe pure proponendo due programmi diversi, ma scritti con la carta carbone, per la presenza delle intestazioni , PRC o Coordinamento di CentroSinistra.per Andrea Checchi.
Si potrebbe pensare che il CCS rivolga al PRC la stessa accusa lanciatagli dal PRC: : la vostra REALE INTENZIONE è di - VOLERE LE MANI LIBERE PER POTER PROSEGUIRE LA STESSA POLITICA DI DOMPE’ in campo politico, continuando a scegliere indipendentemente dalla maggioranza della coalizione ed esclusivamente in base alle Tavole della Verità.
La mia storia finisce così. E verosimile oppure è solo fantasia. Ognuno può decidere da sé.
Ovviamente se arriveranno le storie vere, cioè quelle che si sono realmente svolte, potremmo confrontarle con una storia che invece non è stata, ma che avrebbe potuto esserlo.
Sergio
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