> Lo sport è un servizio alla collettività e come tale è sempre stato unto da interventi pubblici perchè ha dei ritorni in termini di salute fisica e mentale sulla popolazione. In assenza di alternative andremo tutti al bar dove alleneremo i nostri muscoli sollevando boccali e tazzine del caffè, rilasseremo le ns. menti davanti ai numeri del lotto... e lo faremo insieme ai nostri insegnanti rimasti senza lavoro.
Non sono assolutamente d'accordo. Per quanto condivida la formula della salute "mangiare poco, muoversi molto" e creda che incentivare le persone a un sano movimento riduca anche i costi sociali connessi alle malattie varie, penso anche che in una città come la nostra adulti e bambini potrebbero benissimo fare dello sport senza aver bisogno di pagare palestre o altro. Con tutto il verde che c'è, si può correre, fare ginnastica a corpo libero, andare in bici, etc. tutte attività molto salutari e a costo zero. Se decidi di passare la tua giornata al bar o davanti ai numeri del lotto è tutta responsabilità tua, a meno che non sei un'anziano.
>D'altra parte se il "pubblico" non ha risorse per dare questo servizio tanto vale lasciar perdere e concentrarsi su altri servizi essenziali come le scuole e la sanità.
Certo, dopo averle riformate. La Sanità dovrebbe occuparsi di più di prevenzione. Negli USA le campagne di prevenzione anti-cancro hanno salvato la vita a un milione di persone. Se vogliamo metterla giù sotto forma di mera economia, ricordo che una confezione di chemioteramico (monodose) costa allo stato 7-8mila euro.
>Un tempo si fece aventi BMW..... i grandi privati secondo me potrebbero avere soldi da spendere per i ritorni di immagine....immaginiamo l'evento sportivo "BMW italian open" di nuovo o il "challenge BMW di atletica leggera"....
La BMW ha sponsorizzato per anni la vela. Che interesse avrebbe a sponsorizzare un piccolo centro sportivo di provincia, pure malmesso?
>ACS questi ritorni non li potrà mai avere perchè non ha interessi commerciali
ACS potrebbe cercare di pareggiare i conti, almeno. Il fatto è che non ce la si fa.
RecSando
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01/02/2012 - 