Ciao Luca,
i comuni sono l’ente più vicino al cittadino, quello da cui ricevono i principali servizi dello stato sociale o almeno quel che ne rimane. Credo che debbano avere risorse sufficienti e spenderle bene. Penso che debbano darsi da fare per evitare sprechi, per verificare la possibilità di risparmi e introiti di risorse attraverso altri canali (per esempio con le energie alternative che consentono di abbattere costi delle bollette e anche incassare qualche cosina), credo che debbano avere qualche tecnico competente capace di “scovare” i possibili finanziamenti di progetti specifici da parte di altri enti (provincia, ragione ma anche Unione europea, l’Italia purtroppo è famosa per avere da sempre fatto poco ricorso ai fondi europei che aveva a disposizione e quando li ha usati spesso purtroppo lo ha fatto in modo clientelare, insensato o truffaldino, perciò parlo di attingere a queste risorse – ove sia possibile – per progetti veri, utili e non per buttare i soldi dalla finestra. Ancora, il Comune può e deve incassare una specie di affitto da chi utilizza il sottosuolo per le varie reti e questo sta avvenendo. Se la legge nazionale non fosse quella che è, potrebbe e dovrebbe svolgere un proprio ruolo nella lotta all’evasione fiscale e avere una parte di quanto recuperato-
Insomma un comune può avere lo sguardo lungo e attento ma non possiamo pensare che possa trasformarsi in un procacciatore di soldi, non vedo un grande campo da arare e oltretutto potremmo avere effetti perversi tipo dimenticarsi della propria ragione sociale.
I tuoi esempi mi lasciano un po’ perplessi: tralascio qui il ruolo di Eni su cui già tante volte si è detto e mi limito alla questione mensa. Una parte di dipendenti Eni mangia già fuori dalla mense Eni utilizzando bar e locali nelle vicinanze, mi risulta difficile pensare però che le migliaia e migliaia di dipendenti Eni possano mangiare tutti al bar senza avere più la mensa aziendale, oltretutto i bar dovrebbero essere un numero sterminato e quindi dovrebbero campare solo sul pasto del mezzogiorno. E come la metti con quei dipendenti che vogliono la mensa? Ti pare che da parte di una qualunque amministrazione, anche volendo, ci possa essere una competenza sulle chiusure di mense aziendali? Finirebbe subito sui giornali. Non mi soffermo sul vantaggio economico per il comune ma anche quello non mi sembra possa incidere granchè sul bilancio, visto che è di questo che stiamo parlando.
Per quanto riguarda la tassa di ingresso: dici che non bisogna pensare di introitare solo con le tasse e poi ne proponi una di sapore feudale? :-)) Milano, oltre ad essere una realtà di ben altre dimensioni, ha lo scopo di scoraggiare il traffico privato, ridurre inquinamento ecc. Te l’immagini come sarebbe la nostra vita se San Donato,S. Giuliano, Melegnano, Peschiera , ecc, ecc , facessero pagare una tassa d’ingresso? Se ci pensi un po’,questa idea la scarti anche tu.
Parco: ho già detto più volte che la situazione attuale è figlia di errori fatti dall’origine che poi Dompè ha fatto peggiorare e incancrenire oltre ogni dire. Certo, ora è necessario evitare che continui a divorare soldi ma avremo modo di parlarne
Sulla questione patrimoniale faccio un post ad hoc portando anche come esempio la situazione del signor Del Vecchio, proprietario della Luxottica.
Ciao
Mimma
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22/02/2012 - 