Non mi trovo d'accordo perché le argomentazioni che hai portato (e ripetuto nel passato) non sono convincenti.
Le piazze esistenti non hanno funzionato perché non son piazze, bensì semplicemente degli spazi vuoti.
E' vero invece ciò che tutti i sandonatesi e qualunque visitatore sa, e cioè che San Donato è un insieme di quartieri, uno a fianco all'altro, senza un disegno urbanistico complessivo e un adeguato sistema viabilistico.
Ma è anche vero che tutti da decenni sanno, salvo forse le nuove generazioni, che l'area del pratone avrebbe costituito un giorno quel centro, riferimento dell'intera comunità. I tanti cittadini arrivati qui negli anni 50 / 70 attendono che quell'aspettativa si realizzi.
Si può far finta d'ignorare tutto ciò, ma prima di scegliere che quel luogo centrale divenga il completamento degli errori del passato occorre pensarci bene.
Credo nel successo di in una piazza su cui si affaccia il Municipio, la biblioteca, si tenga il maggiore mercato settimanale e ospiti ulteriori servizi commerciali e culturali di alta qualità. Non sono contrario al boulevard pensato Da Balducci, esso si completa a meraviglia con la piazza.
Concordo con Andrea Checchi quando pensa ad una città bella e vivibile. San Donato oggi è riconoscibile per il verde e i palazzi ENI. Perché non pretendere che l'edificazione sul futuro centro possa rappresentare il meglio dell’architettura di livello comparabile ai palazzi ENI? Il parco attrezzato, inoltre, dovrebbe essere fruibile da ogni livello di età con alcuni luoghi ludico sportivi (basket, volley, boccie, pattinaggio a rotelle e su ghiaccio, ecc.)
Chiudo, ricordando, che la città sta invecchiando e quindi crescono gli anziani, forse, desiderosi di trovare un luogo gradevole in cui ritrovarsi.
RecSando
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