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L'area S. Francesco, però, merita scelte particolari. (mes #92512)
di Mimma d. Gentile
il 28/03/2012 22:13:58
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messaggio letto 689
volte
(1 risposta)
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in risposta a Luigi Verdicchio
(mes. #92510)
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<L'area San Francesco dovrebbe essere oggetto di una scelta particolare, considerata la sua posizione strategica sovra-comunale. Negli anni si è parlato, ad esempio, di museo dell'energia e di altre strutture che diano prestigio e lavoro.La politica, insomma, dovrebbe mostrarsi capace di idee adeguate, in concorso con ENI (prima che lo faccia autonomamente), affinché si sviluppi finalmente un progetto che valorizzi quell'area.>
Luigi,
sull'area San Francesco il PRG prevedeva 120.000 mq di uffici e attività ricettive, coni il PGT c’era la possibilità di diminuirli ma naturalmente in Italia la quasi totalità delle amministrazioni è disposta solo ad aumentarli i mc, quando si possono diminuire gli viene il mal di pancia solo a pensarci, a San Donato idem e in più i verdi ti sbeffeggiano e ti accusano di demagogia se osi proporlo.
Comunque il PGT non solo non ha diminuito i mc ma, avendo previsto tre livelli, dà la possibilità di aumentarli (135.000 mq nel secondo livello, 158.000 mq nel terzo)
In nessuno dei tre livelli è compreso il museo dell’energia, mentre è stata aggiunta la possibilità di fare anche centri commerciali (a proposito di eventuale traffico). Nel primo livello il comune, con tutto quel po po di uffici, si fa dare SOLO il minimo tabellare, nel secondo si aggiunge la ristrutturazione della cascina dell’Accessio ma niente trasformazione in museo.
Come ha già detto Massimiliano, la prossima amministrazione, SE VUOLE, può ridurre i mc e fare l’operazione che diciamo noi da tempo e che va a vantaggio dell’interesse collettivo e dell’agricoltura: cioè diminuire i mc e poi “aggiungerli” con la perequazione per acquisire a proprietà comunale la Campagnetta, il parcheggio Pirelli e la Cascina Ronco. Da notare che acquisendo cascina Ronco non solo si impedisce il delitto di trasformare in un condominio un pezzo di storia che risale al 1500 e anche indietro fino al 1250 ma si salvano dal rischio di degrado e speculazione 85 ettari di terreno coltivato, gli ultimi praticamente di questa pianura dove una volta si coltivava cosi tanto. E questo sarebbe ancora più necessario visto che – con la realizzazione del San Francesco - se ne vanno 30 ettari di terreno che finora sono rimasti come polmone verde visto che non sono impermeabilizzati e urbanizzati.Insomma Cascina Ronco e i suoi terreni farebbero anche da "compenszione " come in questi casi richiede l'Arpa.
La prossima amministrazione PUO' farlo perché Dompè non ha finora pubblicato il PGT, quindi il PGT non è efficace e può essere modificato. Ma il centro sinistra in consiglio comunale si è ben guardato dal chiedere riduzioni di mc sul S. Francesco e neppure in altre zone, se non ricordo male. La riduzione l’han chiesta solo il consigliere Mistretta e Rifondazione.
Il candidato Checchi ha parlato di consumo zero (durante le primarie) ma IN REALTA’ intende che non aumenterà i mc previsti dal terzo livello, cioè quelli superiori ad un PRG che aveva già previsto delle belle colate di cemento come si usava molto in quegli anni!! (ed anche in questi evidentemente) .
Una ulteriore dimostrazione che le scelte urbanistiche Dompè-Checchi sono praticamente le stesse.
E per tornare al museo dell'energia, ci sono fondati sospetti che resterà solo una cosa di cui si parla da anni.
Ciao
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