Le proposte fatte mi piacciono ed in particolare ricordo:
- la diminuzione della velocità delle auto, ove è sensato a 30 Km/h. Per me sarebbe sensato ovunque in un centro urbano. Infatti diminuire la velocità non significa necessariamente aumentare i tempi, anzi spesso è il contrario, perché diminuendo le possibilità di congestioni e di formazioni di code di auto, si rende più fluido e continuo il flusso con miglioramento dei tempi di attraversamento e dando contemporaneamente maggiore sicurezza anche a chi si sposta a piedi o in bicicletta.
- La sistemazione e nuove costruzioni di piste ciclabili per aumentare la vivibilità del territorio. L'auto andrebbe usata solo quando è realmente necessario e senza comunque trasformarla in un totem negativo. Ogni cosa può essere usata al meglio se si realizzano le condizioni di un uso diversificato ed efficiente dei mezzi di trasporto, includendo tra questi anche i propri piedi.
-La svolta continua a destra, tra via Morandi/Maritano e Monticello, per chi viaggia nella direzione dalla via Emilia verso la St. dei Carabinieri, per intenderci. Spostare il punto di incontro delle auto fuori dalla rotonda significa avere rallentamenti solo nei casi in cui ci siano reali coincidenze degli arrivi, dalla rotonda e da via Morandi e non sempre e per tutte le auto che impegnano la rotonda di cui non si conosce il percorso.
Mi sentirei di aggiungere che andrebbero ricordate a tutti delle semplici regole di comportamento, in particolare due: - mettere sempre la freccia a sinistra quando si ruota intorno alla rotonda e a destra quando si intende uscire da questa, - non accelerare circolando intorno alla rotonda, con l'obiettivo di tagliare la strada a chi cerca d'immettersi. Insomma bisognerebbe mantenere un minimo di senso civico togliendosi l'elmetto dell'automobilista arrabbiato e vendicatore. Le macchine non sono dei destrieri per andare in battaglia o mettersi in mostra sgommando.
- La realizzazione della sola bretella da Monticello verso la Paulese. Mi rendo conto delle obiezioni al non prolungamento verso la via Emilia, ma ritengo che si debbano preferire le gradi arterie periferiche, come le tangenziali, all'attraversamento della nostra città. E' giusto fluidificare il traffico laddove è necessari, evitando però di creare ulteriori incentivi alla crescita di un traffico urbano disordinato, gia sufficientemente intenso, e che prepotentemente intende occupare tutti gli spazi possibili. Ritengo che sia una scelta culturale la decisione di non congestionare una città intera al solo scopo di voler arrivare prima anche se poi, non trovando parcheggi, si arriverà certamente dopo. Ovviamente non si deve demonizzare l’auto che quando serve, serve.
- ovviamente ritengo utili le altre proposte per ridurre gli impatti negativi in tutto il resto della Città. In particolare penso sia corretto cercare un dialogo con le società private affinché con loro si creino condizioni di maggiore armonia con i cittadini, nell'uso degli stessi servizi e degli stessi percorsi stradali. In fondo San Donato Milanese è una quartiere vivibile che dovrà restare un luogo protetto e non una spazio di semplice attraversamento e di posteggi d'auto, indifferenziato e senza più un'identità.
Scusate l’italiano, ma ho scritto tutto di getto e particolarmente in fretta (so che non ci si può giustificare così, eppure confido in voi approfittando della vosta comprensione)
RecSando
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23/03/2012 - 