>E' giusto, ma non basta, perchè i candidati sono inseriti in un partito, non sono indipendenti. >Bisogna giudicare se un candidato onesto e capace verrà lasciato lavorare o (più probabilmente) dovrà ubbidire alla disciplina di partito e accettare direttive in contrasto con la sua onestà. > >Non parlo dei candidati a sindaco, perchè un sindaco ha maggiore possibilità di realizzare il suo programma elettorale, ma dei canddati a consigliere, che se eletti dovranno accettare parecchi compromessi con le loro idee personali. >Anche qui colpisce la partitocrazia... >
RecSando
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