Luca, permettimi io ho scritto <<abbiamo il contributo elettorale (la legge in tal senso non è cambiata) e quindi ecco Luca Isabella che dice il partito “Impegno e Trasparenza” è come tutti gli altri.>>
Cioè a dire che, dal momento che il nuovo partito avrebbe usufruito del contributo elettorale e con l'esempio del "personaggio" indagato, tu avresti detto che alla fine il nuovo partito sarebbe stato come tutti gli altri; sei tu che hai voluto interpretare che necessariamente sarebbe diventato come tutti gli altri - è diverso !
Certo che ricordo il governo di centro sinistra -:) .....
Capisco, che non venga accettato il fatto che si può rimanere in un partito e fare di tutto, perchè certe anomalie cambino, e ti assicuro che non è una scelta comoda ...anzi........., dal momento che si portano avanti richieste, forti e determinate perchè ci sia il cambiamento, ma non capisco perchè non si possa dare fiducia e credere al cambiamento.
E giusto per finire :
Estratto dalla stampa del 15.4.2012 ". Di Carlo Bertini – Dichiara Bersani <<Io sono disposto a inserire nella norma sulla trasparenza non solo il congelamento dell'ultima tranche di luglio, ma anche una riduzione dei rimborsi>>…………. E' ben consapevole Bersani che dopo gli ultimi scandali nel paese monta l'indignazione, che la gente arriva a minacciare di non pagare l'Imu fino a quando non verranno asciugate le casse dei partiti. E prima di dire la sua al convegno di Cortona, in privato si sfoga «perché lo so bene che ci sono queste spinte qui, vado in giro e mi dicono le stesse cose. Ma non c'è modo di frenarle se non con un processo collettivo.E sono pure pronto a rispondere ok, tagliamo ancora i nostri fondi, ma prima voglio che qualcuno mi dica ben chiaro se il concetto di democrazia va tutelato o no».
Forse sarebbe il caso di ammettere che i cosiddetti rimborsi elettorali in realtà sono usati anche per mantenere le strutture dei partiti, sedi e dipendenti, tutto l'anno? «E' vero, bisogna chiamarli col loro nome, finanziamento pubblico e dire che serve per garantire una vita ai partiti e alla democrazia». E se gli si fa notare che con quei cento e passa milioni di euro della famosa ultima tranche di luglio si potrebbe magari reintrodurre il tempo pieno nelle scuole materne, il leader Pd si rabbuia. Perché se si vogliono usare argomenti del genere, reagisce, «anche con le liquidazioni d'oro di dieci supermanager si potrebbero fare tante cose utili. Ma qui il rischio è che entro sei mesi ci troveremo di fronte ad un bivio tra nuove forme di populismo e una riscossa civica che porti tutti, tutti, cioè politica, classe dirigente, commentatori e pubblica opinione, a stabilire la difesa di certi valori. Capisco che ciò vuol dire andare controcorrente, ma non cederò all'antipolitica e non ci sto che i partiti vengano messi tutti nello stesso mucchio».
Serenella |