>Mi hai spiegato cosa intendi per “simile”, ne prendo atto, la mia interpretazione del simile invece è stata ben diversa perché e, spero tu sia d’accordo con me, esporre gli obiettivi sul programma è una cosa, esprimerli dopo aver appreso lo stato dell’arte e, in corso di mandato, è un'altra, sono due momenti diversi che hanno, se me lo concedi una valenza e un peso specifico diverso.
E' verissimo, sono momenti diversi con pesi specifici diversi.
A me le "Mission Impossible" non sono mai piaciute, soprattutto se fatte sulla pelle degli altri.
Cerco semplicemente di mettermi nei panni di un candidato che per forza di cose deve presentare un programma, delle idee, delle proposte.
Ma poi queste idee sono realizzabili ?
Come si fa a saperlo senza sapere quale sia la reale situazioni di ciò che si andrà ad amministrare ?
Troppe volte abbiamo sentito le parole "colpa dell'eredità lasciata dalle amministrazioni precedenti", ovunque a tutti i livelli. Non è forse un bell'alibi ?
La mia provocazione va verso l'abolizione di questo alibi.
Il candidato mi presenza il suo programma, a me piace e lo voto.
Il candidato diviene sindaco e a questo punto, dopo aver visionato l'eredità, dichiara cosa può realmente fare ed entro quando : se ci riesce bravo, altrimenti dimissioni.
Semplice lineare e onesto verso tutti.
Nicola accetta la provocazione ? Un grande passo avanti e sicuramente ai miei occhi guadagna molti punti ... peccato non sia più elettore a SDM :P |
22/04/2012 - 