<Per questo dico che un giovane dovrebbe fare la gavetta, prima come attivista e poi in consiglio comunale, prima di accumulare l'esperienza che gli servirà per fare seriamente politica (che è l'arte del compromesso, non una difesa all'ultimo sangue di una dottrina teorica)>
Condivido, ma a una condizione, che gli insegnanti siano in grado di insegnare e non semplicemente di ripetere ciò che è scritto sui libri.
Penso che un vero insegnante è chi ha imparato dai suoi errori, chi non si è mai fermato davanti alle apparenze e ha saputo cercare strade alternative davanti a difficoltà impreviste.
Anche in politica non si può improvvisare. Purtroppo, dati i cattivi insegnanti, molti si sono convinti che è meglio abolirli del tutto. Mentre per me la soluzione è solo quella di avere politici validi, e quindi quelli che hanno dato dimostrazione di averne le capacità.
E da qui inizia un discorso molto serio che è difficile sintetizzare in due righe.
RecSando
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