<Anch'io l'ho ritenuto improbabile, ma quando un'azienda vende tutti i palazzi in cui risiede non lo si può escludere in assoluto. Credo che nell'articolo Checchi si riferisse a questa eventualità.<
Mincato, quando ha fatto la sua mincata vendendo non solo i terreni ma anche gli uffici (!!!) l'ha fatto non perchè c'era qualche probabilità di trasferirsi altrove ma per fare cassa e far vedere che aveva dei bellissimi bilanci che gli permettevano di distribuire dividendi agli azionisti. Prova ne sia che all'epoca ha venduto TUTTE INSIEME non solo le proprietà di San Donato ma anche proprietà di Roma, di Torino e credo anche di altri posti: risulta dal bando d'asta di allora e chi ha comprato - cioè la Goldman Sachs - ha preso IN BLOCCO tutto il lotto e se non mi sbaglio è stata l'unica a partecipare al bando perchè Pirelli all'ultimo momento mi pare si sia ritirata.
Quindi, quello della "fuga" è SOLO uno spauracchio che le amministrazioni comunali di turno adoperano per convincere che bisogna accettare, che non si sono molti margini di contrattazione o che quell'accordo è il migliore accordo del mondo. Anche Taverniti ha usato questo argomento fasullo del "rischio di fuga" e tutti allora erano d'accordo ANCHE anche su questo aspetto a cominciare dal PD, dalla signora Achilli e dalla allora Margherita. E l'ha usato anche Dompè. Della serie: possono cambiare le amministrazioni ma ci sono cose che non cambiano mai.
RecSando
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15/05/2012 - 