il sollecitare il PD a smentire, fa parte del gioco (un po' sporchino). > > Io credo che un po' tutti ci siamo abituati a ragionare in termini di strategie elettorali. Si fa e si dice quello che sposta voti, si criminalizza l'avversario perché ci fa comodo anche quando i temi sarebbero condivisibili, si risponde a quello che si vuole e come si vuole sulla base di ciò che ci fa comodo. Come persona questo atteggiamento non lo condivido. Ho iniziato a partecipare a Recsando per conoscere dal vivo la realtà politica e per capire i problemi della città in cui vivo (pazienza se non è quella in cui risiedo, tanto anche in questo sono in buona compagnia), e ho sempre apprezzato chi su queste pagine espone le proprie idee liberamente e senza paura, che sia cittadino o politico. Il confronto nasce se si mantiene la conversazione sul piano della sincerità. Questo abbiamo visto non sempre avviene e ultimamente sempre meno spesso. Da parte mia ritengo importante tentare di riportare la politica locale a contatto con i cittadini (sul piano del confronto reale), e per questo credo essa debba limitare se non perdere del tutto il suo approccio "strategico". In questa storia ci sono due cose che non mi sono piaciute: le allusioni di Vanessa Riggio (mezze bugie) e il silenzio del PD. Entrambi due modi "strategici" di fare politica, che probabilmente sono un indizio di due schieramenti entrambi "vecchi". E la cosa, oggi, non mi va giù. E, mi sembra, di essere in buona (e numerosa) compagnia .
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16/05/2012 - 