> In realtà io mi riferivo ad un atteggiamento, ampiamente trattato da Luca Ricolfi nel suo libro "perché siamo antipatici? La sinistra e il complesso dei migliori". Non é l'invadenza, é la spocchia.
... ti dirò... anche questo è un problema trasversale, in politica. Ci sono simpatici e antipatici, alteri e modesti ovunque. Dompè non era un allegrone e non dimostrava grande umiltà quando se ne usciva dall'aula consiliare se parlava l'opposizione, eppure nel 2007 stravinse con più voti di quanti ne abbia beccati Checchi ora. Berlusconi è un simpaticone, e forse per questo convinse molti all'epoca. Fu lui però a dare dei coglioni a quelli che votavano a sinistra http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/Notizie/Politiche2006/articoli/04_Aprile/04/coglioni.shtml Un po' di spocchia credo l'avesse anche lui. E quando Checchi scrive "Un futuro insieme, un sogno è possibile", forse non pretende di essere migliore di altri, paragonando la sue capacità a un presunto sogno che molti cittadini avrebbero? In politica esistono gli antipatici, i simpatici, i ruffiani, i bastardi e le brave persone. Ma soprattutto esistono i bugiardi e quelli che sono sinceri. L'importante è capire oltre le apparenze chi lo è.
RecSando
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