>Un lavoratore sotto il ricatto del licenziamento e della precarietà non ha un rendimento migliore; questo vale per una catena di montaggio, non vale per i lavori intellettuali e dove conta lo stato d'animo del personale. Entra in un grande magazzino e vedi come ti servono male delle commesse malpagate e con contratti a termine.
Hai ragione, Giorgio, lo stato d'animo del personale è importantissimo e in questo le aziende italiane sono mediamente pessime. E' evidente che un lavoratore precario avrà un attaccamento all'azienda assai basso. Per rispondere alla Fornero, avrà un attaccamento al lavoro (ovvero alla sua professionalità), ma non al posto di lavoro. Ciò è la diretta conseguenza di questa politica. Ma siccome le aziende italiane non brillano nè per innovazione nè per sistemi manageriali eccellenti, questa disaffezione sarà un vero danno all'esconomia.
Se vuoi, ti invito a leggere qualche articolino dal mio blog, proprio su questo tema:
RecSando
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