>E' evidente come l'applicazione del dogma del "libero mercato" porti a conseguenze paragonabili anche in paesi con storie recenti differenti, per cui posso permettermi di ipotizzare un'evoluzione simile anche per l'Italia nel lungo periodo (10 anni).
Io credo che tra un sistema sanitario pubblico inefficiente e corrotto e la sua totale assenza possa esserci una via di mezzo, ovvero un sistema sanitario efficiente e gestito onestamente che assicuri servizi eccellenti a tutti e al quale si contribuisce mediante casse sanitarie - pubbliche o private. In pratica, il servizio sanitario tedesco, ad esempio. Non è un sistema perfetto, ma le persone se lo possono permettere e i servizi sono eccellenti.
Un'osservazione sul "libero mercato": spesso con questa parola indichiamo il risultato del patto scellerato tra politica/Stati e affari privati. Si sbaglia. Il "libero mercato" non vede intervento dello Stato e le attività imprenditoriali sono lasciate libere di competere e anche di fallire. In questo sistema, lo Stato assicura solo la concorrenza, ovvero che non si creino trust o vantaggi particolari. Siamo lontanissimi da quello che, ad esempio, chiamiamo "privatizzazioni", che altro non sono che spartizioni di beni pubblici tra politici e privati.
RecSando
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