<Li spiega il Sole 24Ore (fonte non di parte): " i vantaggi dei conviventi sono ben circoscritti e riguardano solo i settori di competenza dell'amministrazione comunale: nulla a che vedere dunque con i diritti legati al matrimonio. Si tratta della possibilità di successione nelle case popolari; di partecipazione a bandi comunali per il supporto contro la crisi e la disoccupazione; di accesso ad alcuni servizi sociali e alla reciproca assistenza (escluso il settore sanitario vero e proprio che riguarda invece la Regione). "
<Ti sembra che queste concessioni danneggino o mettano in crisi l'istituto del matrimonio ? A me non pare.
Non c'è più sordo di chi non vuol sentire.
Fino ad ora ho affermato ciò che scrive il sole 24ore. Ho invece messo in guardia e ripeto con sempre più convinzione, che questo strumento è l'unico consentito dalle leggi vigenti e dalla nostra Carta Costituzionale (che tu riconosci con un certo fastidio), ma esso ha finalità strategiche, che Coviello, ad esempio, ha qui confermato con chiarezza (Rifondazione è forse l'unica cultura che esprime con chiarezza i veri obiettivi).
Esso rappresenta il primo tassello per svilire il senso del matrimonio e della Famiglia. Il Comunismo, infatti, si proponeva in linea teorica di sollevare la famiglia dai compiti educativi dei figli e assistenziali dei suoi componenti. Se ciò fosse stato raggiunto, l'elemento caratteristico della famiglia sarebbe rimasto l'amore e quindi il luogo degli affetti, come oggi afferma un cultura che vorrebbe sostenere che non esiste solo la Famiglia (vedi art.29,30 e 31 della Costituzione Italiana), bensì le famiglie, includendo in esse le coppie di fatto.
Ovviamente questi obiettivi sono rimasti un'utopia. La Famiglia, quindi, si qualifica non solo per la presenza di amore e gli affetti, bensì dai ruoli / compiti educativi e formativi dei figli e assistenziali dei propri componenti. Per questo la Famiglia italiana rappresenta il più formidabile ammortizzatore sociale che ha salvato in passato e salverà anche l'Italia di oggi dagli effetti disastrosi della crisi specialmente i giovani che non trovano lavoro.
RecSando
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25/07/2012 - 