E' interessante notare che alcune delle scelte politiche che appaiono, in determinati periodi, pienamente positive in altri non ne siamo più sicuri.
Tu tratti due argomenti: il federalismo introdotto con la riforma del Titolo V della Costituzione e i danni ambientali che si sono incrementati in anni recenti a causa delle scelte degli enti locali in materia urbanistica. Lo spunto mi viene dal Corriere della Sera di ieri - art. di fondo di Galli Della Loggia - titolo: "Il Paesaggio Preso a Schiaffi".
Con la riforma del Titolo V si è conferita autonomia decisionale a Regioni e Comuni in materia di urbanistica. Ora è accaduto e sta accadendo che, a causa della crisi economica in corso e nell'intento di costringere gli enti locali a tagliare gli sprechi, lo Stato abbia ridotto e continui a ridurre i trasferimenti agli enti locali. Ma gli enti locali non fanno molto per ridurre le spese e ricorrono il più possibile al mattone per incrementare le entrate attraverso la riscossione degli oneri di urbanizzazione. Il Governo centrale avrebbe potuto porre dei freni legiferando in materia, ma ha le mani legate perché il Titolo V gli ha tolto ogni competenza.
Un federalismo, quindi, che sotto questo aspetto sembra non fare il bene del Paese.
RecSando
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