> No Giorgio mi dispiace contraddirti ma in Italia l'accattonaggio è vietato con un preciso articolo del codice. Poi scusa, io sui ROM sono irremovibile: tutti a casa propria così come tutti gli immigrati che nn sono in grado di dimostrare una fissa dimora e un reddito sicuro derivato da lavoro regolare.
Ce la stiamo prendendo con le fasce più deboli della popolazione. Gente povera, sfruttata, o ai margini della società (domanda: chi assumerebbe un Rom?). Nel frattempo ai ricchi extracomunitari cinesi, quelli in grado di spendere almeno un milione di euro in Italia rendiamo la vita più facile http://www.itschina.it/it/istituzioni/da-pechino-visti-piu-facili-per-chi-compra-casa-in-italia Nel frattempo una parte della popolazione italiana sta scivolando anch'essa verso situazioni di povertà, tanto che non mi è difficile ipotizzare un aumento, e un cambiamento di qualità anche, dell'emigrazione in futuro, emigrazione che è sempre esistita http://www.esteri.it/MAE/IT/Italiani_nel_Mondo/ServiziConsolari/AIRE.htm Già, perché ci si dimentica che se in Italia accogliamo immigrati, allo stesso tempo il mondo è pieno di italiani emigrati, 500.000 solo in Germania. Io sono convinto inoltre che continuare a distinguere l'immigrato "buono" da quello "cattivo" sulla base del reddito, non faccia altro che aumentare negli italiani l'intolleranza o l'indifferenza verso chiunque sia povero o in difficoltà, connazionali compresi. E' un germe che è stato creato per ragioni politiche, che si è pasciuto nell'individualismo della nostra società, che è stato utilizzato come valvola di sfogo per le frustrazioni di molti e come serbatoio elettorale di altri, ma che ora, in piena crisi, rischia di ritorcersi contro gli stessi italiani.
RecSando
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