> Caro Luca, > >forse è arrivato il tempo che si facciano corsi di educazione civile.....in quanto se tutti fossimo un tantino piu' educati quanto da Te segnalato non succederebbe. > >
Le vacanze in campeggio insegnano molte cose sui rispettivi senso di collettività ed educazione civica degli abitanti delle nazioni europee. L'uso dei bagni e dei lavandini, per esempio. Olandesi e anche tedeschi dopo l'uso generalmente puliscono lavandini, pavimenti, lasciandoli nello stato in cui l'hanno trovati, ovvero puliti, in maniera che chi arriva dopo si trovi dei servizi utilizzabili. Non è così per francesi, ma soprattutto spagnoli e italiani. Residui di cibo nei lavandini, liquami sui pavimenti sostano nell'indifferenza di chi li ha usati e infastidiscono chi segue, e costringono altri a continue proteste in direzione per la qualità dei servizi. Inutile dire che le pulizie vengono fatte dai gestori in maniera puntuale, ma nulla possono contro l'individualismo di chi non riesce a comprendere di vivere in una collettività che ha le sue regole non solo nella legge (che si può arginare se non vi è nessuno preposto a farla rispettare), ma nel rispetto e nella comprensione degli altri. Alcuni episodi poi mi fanno dubitare sulle capacità socializzanti di alcuni giovani italiani. Avendo a disposizione lunghe e magnifiche spiagge deserte di notte (a differenza dell'Italia, in Francia, Spagna, etc esse sono generalmente libere), dove si concentravano i ragazzi delle altre nazionalità a fare falò, bere e divertirsi con l'altro sesso in maniera da non disturbare nessuno e vivere in autonomia le proprie seratea, capitava che la compagnia italiana si concentrasse nei bagni pubblici fino a notte inoltrata, per usare a sbafo la corrente e vedersi i film sull'Ipad, urlando in maniera animalesca alle 3 o 4 di notte, ovviamente prossimi alle tende. Rimproverati da altre famiglie italiane più mature rispondevano "Scusate, non pensavamo di dare fastidio". Peccato poi trovarsi i bagni rotti, dall'immancabile, "ignoto", vandalismo.
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