<Non c'è stata una catastrofe, ma ora abbiamo un graduale inabissarsi che ognuno di noi vive, con ansia, sulla propria pelle.
Basterebbe questa affermazione per confermare l'inaffidabilità delle tue fonti, tutte scrupolosamente provenienti da una sinistra massimalista che, fortunatamente per il bene dell'Italia, è e sarà sempre più minoranza nel paese.
Nel momento della decisione del presidente Napolitano (grande persona che non viene dal liberismo) di chiamare Monti a formare il governo lo spread era giunto intorno a 5,80. Sopra a 6 l'Italia avrebbe iniziato la deriva verso l'insolvenza del debito per l'alto costo degli interessi. L'unica prima azione non poteva che essere quella di tranquillizzare i mercati aggredendo la spesa.
<Qualcuno ha quantificato l'esborso in 45 miliardi l'anno, sempre che il nostro Pil nel frattempo non si inabissi, come sembra più credibile, e i nostri creditori non pretendano interessi più elevati.
Al Fatto quotidiano sfugge tre cose: 1° che si potrà fare cassa o mettere in garanzia del debito i patrimoni statali. 2° che oltre il 50% dei creditori sono italiani e abbiamo la capacità di portare la percentuale ad oltre il 70% (il Giappone ha un debito pubblico molto più elevato eppure non è aggredito dai mercati perché per ca. il 90% è in mano giapponese). 3° abbiamo i conti in ordine con un avanzo di bilancio e siamo ancora tra i popoli con più alto risparmio.
Tutto ciò dimostra che il tuo (vostro) catastrofismo è strumentale. Le previsione che l'Italia riprenda lentamente a crescere nel primo semestre 2013 sono per questo molto attendibili.
RecSando
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